Uno studio pubblicato recentemente sul British Medical Journal metterebbe in discussione le linee guida internazionali che in merito allo svezzamento dice che deve essere un percorso da effettuare graduatamente e comunque non prima dei sei mesi per evitare allergie. Questa ricerca invece, sostiene che lo svezzamento dovrebbe avvenire a quattro mesi, proprio per evitare possibili allergie.
Secondo la dott.ssa Mary Fewtrell dell’University College di Londra, l’indicazione di iniziare lo svezzamento a sei mesi, dovrebbe essere mantenuta nei paesi in via di sviluppo dove non è possibile reperire acqua potabile e alimenti non contaminati. Per gli altri paesi si può iniziare anche prima.
Altre ricerche hanno trovato un rischio di anemia leggermente più basso nei bimbi nutriti anche con cibi solidi già a quattro mesi, e una correlazione è stata trovata anche tra la celiachia e l’introduzione ritardata del glutine nella dieta.
“Molti bambini iniziano lo svezzamento a quattro mesi e sono sani – ha aggiunto l’esperta – questa e’ una prima dimostrazione che la pratica non e’ pericolosa”. Le attuali linee guida sullo svezzamento dei neonati, così come, ad esempio il Department of Health britannico, consigliano solo latte fino a sei mesi e niente uova prima di un anno.
Uno studio tedesco, condotto presso l’Haunersches Kinderspital di Monaco, ha seguito 642 bambini fino all’eta’ di 5 anni e ha scoperto che l’assunzione ritardata dei cibi solidi proteggeva da asma, allergie ed eczemi solo nel primo anno di vita, poi perdeva ogni effetto. E questo indipendentemente dalla presenza di una storia familiare di allergie ed asma. Inoltre due alimenti per cui si consiglia di attendere sono le uova e il latte di mucca, secondo lo studio facilitano le allergie se dati troppo tardi. Infatti, se il bambino assaggia per la prima volta uova e latte quando aveva piu’ di anno, la probabilita’ di reazioni allergiche aumenta, rispettivamente, del 60% e del 70%.
Quindi bisognerà attendere che i ricercatori facciano altri studi specifici per capire quale sia l’età corretta dello svezzamento.